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Dove sta andando il settore?

Lunedì, 21 Novembre 2022. Pubblicato in Notizie/Stampa Visite 681

Dove sta andando il settore?

 

Le stime sull’andamento del settore meccanico automotive sono sempre interessanti, a volte riscontriamo numeri diversi che ci portano allo stesso messaggio e alla stessa tendenza di mercato. Non ci resta che piangere?
Non è proprio così e vi raccontiamo il perché grazie allo studio condotto da GIPA – Marc Aguetaz, raccomandata la lettura fino in fondo per cogliere spunti.

Totale immatricolazioni?
Da ottobre 21 a ott. 22 >> i veicoli esclusivamente elettrici (BEV), registrano una diminuzione del - 26,8 % : è tutto effetto della mancanza di chip?

Chi sta acquistando l’auto?
Il 59% delle auto vendute va a privati; il 26% alle flotte e il 15% alle aziende;

E il parco circolante?
Ibride e Bev: 2022 3,7% Vs 26% previsto per il 2030 Tradizionali (diesel benzina gas): 2022 = 96,3 % Vs 73,2 % previsto per il 2030.

Anzianità di veicoli: dove siete chiamati a mettere mano?
L’età del parco nel 2022 è così curiosamente scomposta: il 24% sono oltre i 15 anni, il 28% dai 10 – 14 anni, il 12% hanno dai 7 – 9 anni, il 10% ha tra i 5 e 6 anni, il 12% tra i 3 e 4 anni ed il restante 14% sono recentissime entro i 2 anni canalizzate nelle vs officine prevalentemente dal cliente Flotta.

Parco circolante più anziano uguale maggiore manutenzione uguale maggior lavoro.
In questi mesi però ci viene facili essere negativi, ogni giorno accendiamo il telegiornale e apprendiamo situazioni che non dipendono da noi ma che in concreto impattano sulle nostre autofficine e sulle nostre tasche: andiamo oltre, ci pensano i giornalisti a farci disperare! Tornando a noi..
Il Green Deal Europeo che passa anche da una prospettata cessazione dei motori endotermici dal 2035 porta molte preoccupazioni al ns settore, fortemente collegato all’industria dell’automobile e così come la conosciamo, basata su propulsori sempre più efficienti ma sicuramente endotermici e recentemente anche
ibridi.
Ma chi di noi non ha qualche dubbio su ciò che sarà realmente l’impatto del veicolo elettrico?

  1. Tecnologia e infrastrutture non sono adeguate e per esserlo richiedono investimenti pubblici da capogiro, con un Italia che ha ben altri problemi da risolvere
  2. Ammesso che le previsioni siano soddisfatte, quanto posso produrre? E ammesso che possa produrre come veicolo e gestisco questa energia elettrica x la mobilità? ..i costi schizzano in alto, senza volerlo.
  3. Auto elettrica con costo molto più alto a fronte di un consumatore medio che ha meno soldi da spendere, come la mettiamo? Non sarà di certo il bonus all’acquisto a rendere interessante l’acquisto di un veicolo elettrico per una famiglia.
  4. Come fate a fare riparazioni su veicoli elettrici se nessuno vi spiega come gestirli? In effetti ci raccontate che gli unici corsi disponibili sono inerenti alla sicurezza nel maneggiare auto elettrica ma non nel come ripararla!

Conclusioni in pillole:

  • il nostro settore è destinato a lavorare per molto oltre il 2035
  • il parco circolante sarà sempre più anziano = maggiore manutenzione = far rimanere efficienti i veicoli il più a lungo possibile
  • le famiglie posticipano a tempi non definiti l’investimento nel sostituire l’ auto a causa del costo dei veicoli di nuova generazione
  • il cliente è cambiato e le sue esigenze alzano l’asticella che il mercato ci impone per poter continuare ad essere imprenditori

Il mercato chiede un servizio sempre più completo, e il cliente è pigro che tradotto significa che è più propenso avere un'unica struttura alla quale rivolgersi per tutte le attività legate alle riparazioni e alla sua mobilità. E tu che strategie stai implementando per soddisfare questo mercato esigente?

 

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